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Il 10 ottobre, in un’affollata riunione tenutasi nella Sala consiliare del Comune di Pescina, il “Comitato Salute Ambiente e Territorio” e i Sindaci di Collarmele, di Pescina e di San Benedetto, 1unitamente ad alcune Associazioni di produttori agricoli e ambientaliste, hanno cercato di chiarire ai cittadini la portata del Progetto della Centrale proposto dalla “Biometano Energy Srl” e l’impatto ambientale che questa potrebbe causare se venisse realizzata. A stretto giro, ha risposto il Dottor Claudio Peraino, portavoce della Società proponente, in un articolo pubblicato dal quotidiano “Il Centro”, domenica 13 ottobre, adducendo giustificazioni e certezze imprenditoriali soprattutto in merito all’approvvigionamento delle materie prime da trasformare in energia. A seguito dell’intervento del Dottor Peraino, il “Comitato Salute Ambiente e Territorio” alle ore 11.27 del 13 ottobre u.s., ha diffuso un Comunicato stampa che, per dovere di informazione, si riporta integralmente. Naturalmente, se la “Biometano Energy Srl” volesse replicare, la nostra testata e ben lieta di ospitare dichiarazioni, note e comunicati stampa inviate al nostro indirizzo ondatvmarsica@gmail.com. Questo il testo del Comunicato del Comitato spontaneo. no_biometano_2“Il dott. Peraino, uno dei soci della Biometano energy, società che ha proposto un impianto a Biometano nel territorio di Collarmele a confine con il territorio di San Benedetto e Pescina, in un articolo apparso sul centro dal titolo “il Comitato compie azioni discutibili” spiega che la società ha deciso di secretare i contratti di approvvigionamento della biomassa in quanto aveva già previsto che i membri del Comitato avrebbero contattato i fornitori di biomassa. Una lungimiranza davvero impressionante considerato che il Comitato non esisteva fino a circa un mese fa. Tra l’altro, la certezza dell’approvvigionamento è un prerequisito dell’opera, in sua assenza l’autorizzazione all’impianto non può essere concessa. Invocare il segreto industriale è del tutto inopportuno ed è naturale che il Comitato voglia fare chiarezza. Il dott. Peraino afferma, inoltre, che i soldi non sarebbero pubblici bensì del GSE. E’ doveroso rammentare che gli incentivi al biometano (4,7 miliardi di euro di cui una parte per i biocombustibili) furono stanziati dal governo Gentiloni nel 2017 e approvati come Aiuti di Stato dalla Commissione europea i primi mesi del 2018. Sono quindi incentivi statali che saranno caricati come oneri ai cittadini e che in buona sostanza sono garantiti alle società pagando il biometano prodotto oltre 4-5 volte di più del prezzo di mercato del metano. Il GSE, gestore dei servizi energetici, è una società individuata dallo Stato per perseguire gli obiettivi sulle fonti rinnovabili e l’efficienza energetica e per queste finalità utilizza denaro pubblico. img-20191010-wa0007Il socio della Biometano energy si lamenta, oltretutto, della lungaggine del procedimento amministrativo che solitamente si conclude in sei mesi mentre in questo caso la Regione avrebbe impiegato 15 mesi. Dimentica il dott. Peraino che il primo progetto da loro presentato fu rigettato, oggi si sta esaminando un nuovo progetto che, contrariamente a quanto egli afferma, ancora non è stato approvato. L’autorizzazione infatti è subordinata a chiarimenti che ora i tecnici stanno esaminando attentamente. Il ritardo nell’approvazione non è quindi da imputare alla pubblica amministrazione bensì alla società che ha presentato un progetto avente più le caratteristiche di progetto preliminare che definitivo. Infine, Peraino si dichiara dispiaciuto che il sindaco di Collarmele lamenti il disagio psicologico percepito dei suoi cittadini, paese che ospita impianti rinnovabili per oltre 45 MW di potenza, affermando che tale disagio non può essere motivo di preclusione dell’impianto. Sul disagio psicologico è importante fare una premessa: dal 1978, a partire dalla dichiarazione di Alma Ata sull’assistenza sanitaria primaria, la salute è stata definita come “lo stato emotivo, mentale, fisico, sociale e spirituale di benessere, che consente alle persone di raggiungere e mantenere il proprio potenziale personale nella società”. biometano-1Questa nuova definizione ha avviato, fin da allora, un ampio dibattito internazionale su come misurare il benessere dei cittadini e come correlarlo al progresso. La conclusione del dibattito, avvenuta negli ultimi anni, è che il modello di misurazione del benessere deve tener conto, in modo bilanciato, di diverse componenti perché la sola valutazione del benessere economico, misurata in Prodotto Interno Lordo (PIL), è insufficiente a stabilire il benessere dell’individuo. Sulla base di queste risultanze il BES (benessere equo e sostenibile), che come precisato tiene conto anche del benessere psico-fisico dell’individuo, ha oggi un peso molto elevato tant’è che è stato introdotto nel Documento di Economia e Finanza del 2019. Per raggiungere tale obiettivo è dunque indispensabile contemperare diversi aspetti, tra cui, appunto, il benessere psicologico dei cittadini”.

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