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SULMONA – Se nel comprensorio aquilano nascerà una biblioteca audio, a Sulmona i donatori di voce restano abbandonati. Il lavoro di registrazione, che finora i volontari hanno svolto a casa propria, non senza difficoltà per reperire una stanza il più possibile insonorizzata, aveva trovato la possibilità di una nuova location dopo la presentazione dei primi testi, avvenuta qualche anno fa. “Purtroppo fino ad oggi è tutto silenzio”- denuncia il responsabile del gruppo Remo Lucantoni. “Noi continuiamo ad andare avanti –afferma – senza aspettarci troppo, ma chiunque voglia contribuire donando la propria voce, offrendo una sede, o magari una strumentazione migliore, è ben accetto e può contattarmi al numero 347.6250078”. Lucantoni è convinto che “sarebbe un bel gesto, però, se anche il Comune, la Comunità Montana o altri enti trovassero un po’ di tempo (e magari anche un po’ di spazio) per aiutare chi cerca di dare occhi a chi non ne ha”. L’iniziativa, partita qualche anno fa, ha già consentito la donazione di 140 audiolibri all’Unione Italiana Ciechi e ipovedenti, ed è frutto di una forma particolare di volontariato: in questo caso non si tratta di donare denaro ma semplicemente la propria voce. I volontari sono pronti a produrre altri audiolibri da donare ancora all’associazione che si è detta piacevolmente sorpresa da questo lavoro di “straordinaria e costante umanità” che sfrutta questo canale, senz’altro singolare, per fare beneficenza, rendendosi utile a qualcuno che non ha la fortuna di percepire la vita con tutti i cinque sensi. Tutto è nato alcuni anni fa grazie a Remo Lucantoni, nonno lettore volontario che con Enea Di Ianni (ex Direttore Didattico e Assessore Comunale alle Politiche Sociali) e Ugo Evangelista, ex tipografo, ha dato vita al gruppo di donatori di voce. “Dopo la pubblicazione di un libro di poesie scritto da Ugo, si è deciso di devolvere il ricavato della vendita all’UIC e successivamente si è pensato di fare qualcosa di più che donare semplicemente del denaro. E così, parlando con amici e conoscenti, è nato il gruppo di lettori”- racconta ancora Lucantoni- che non indietreggia un millimetro e continua il pressing verso le istituzioni.

Andrea D’Aurelio

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