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SULMONA – Ridurre il gap tra la scuola e il mondo del lavoro, entrare in un cantiere per conoscere la normativa in termini di sicurezza con il nuovo corso da coordinatore, saper predisporre un curriculm per cominciare a lavorare il giorno dopo aver conseguito il diploma. E’ questo il filo conduttore dell’offerta formativa di alcuni degli istituti tecnici che fanno capo al Polo Scientifico-Tecnologico “E. Fermi”. Si tratta dell’Istituto Tecnico-Commerciale, dell’Istituto Tecnico per geometri e dell’Istituto Tecnico per il Turismo, i tre indirizzi di studio che fanno parte del De Nino-Morandi, la cui popolazione scolastica si appresta a fare le valigie per rientrare a Sulmona. Si sa che bisogna partire, prima o poi, per imboccare la via di casa ma non si sa quando. Studenti e docenti non restano a guardare e lanciano il cuore oltre l’ostacolo. Per tre pomeriggi di fila si sono fatti conoscere alla cittadinanza di Sulmona, sfidando freddo e bagni di folla dei comizi elettorali, grazie al week end di Open Day alla Rotonda di San Francesco. Uno stand per ogni istituto. C’erano i geometri del domani con la divisa da cantiere per rimarcare l’importanza dell’alternanza scuola-lavoro che pone in contatto gli alunni con le imprese del territorio ma anche i futuri esperti del turismo che, fra le altre cose, prendono dimestichezza con le lingue straniere fra cui il cinese. Per non parlare degli aspiranti ragionieri, forti dei loro corsi che coniugano tradizione e innovazione. Una tre giorni diversa, al centro della città, per battere un colpo. Il De Nino-Morandi c’è.

Andrea D’Aurelio

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