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SULMONA – Ricorrerà in appello dopo la sentenza di condanna a nove mesi di reclusione ( pena sospesa) pronunciata nei giorni scorsi dal Tribunale di Sulmona. Protagonista della vicenda è l’architetto sulmonese Luigi La Civita che era prima finito sotto processo e poi condannato per il reato di abuso d’ufficio. I fatti risalgono a sei anni fa, precisamente al 2012, quando La Civita in qualità di tecnico responsabile del comune di Rivisondoli ha disposto i lavori a una ditta locale, con importi inferiori a 40 mila euro, senza passare per la legge sugli appalti. In particolare, a finire sotto la lente d’ingrandimento della giustizia, sono stati gli interventi da affidare per lo Stadio Comunale. I lavori furono commissionati il 20 giugno 2012 e dovevano essere pronti in tempi record, il 15 luglio, per permettere al Pescara Calcio di svolgere il ritiro, necessario alla preparazione del campionato. Nel corso del dibattimento la difesa ha dimostrato che gli incarichi affidati alla ditta erano il 3% di tutti gli incarichi affidati, nello stesso modo dal Comune, ad altre ditte. Ma non è bastato “Ritengo di aver agito seguendo la legge e quindi sono sereno perché la verità verrà a galla”- ha detto l’architetto sulmonese. La Civita è quindi intenzionato a ricorrere in appello per risolvere la vicenda.

Andrea D’Aurelio

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