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SULMONA – Una richiesta di accesso agli atti ai vari enti che si sono adoperati nella gestione dell’emergenza incendi sul Morrone. Sarà questa la prima mossa che metterà in campo il comitato “Giustizia per il Morrone” che si è presentano questa mattina alla città nell’affollatissimo angolo letterario del Gran Caffè. Si chiede verità sull’incendio che ha messo in ginocchio la montagna di Celestino V. In prima linea un gruppo di avvocati, medici ed ambientalisti che lavoreranno per individuare le responsabilità dirette ed indirette per azioni od omissioni connesse all’incendio del Morrone e degli altri monti circostanti la Valle Peligna. “Noi ci identifichiamo con quella montagna siamo nati dal dolore e ascoltare le dichiarazioni del procuratore Bellelli sulle mire criminali organizzate ci ha spinto ad uscire dal guscio, approfondendo la gestione dell’emergenza e schierandoci contro chi doveva fare prevenzione e non lo ha fatto”- ha esordito l’ex assessore provinciale Teresa Nannarone fra i principali promotori del comitato. L’obiettivo è quello di collaborare con la giustizia e fare fronte comune. Attenzione alta anche sul fronte della salute con Tommaso Paliani che con i medici del comitato, nella giornata di sabato, domenica e lunedì hanno affittato a loro spese apparecchio sulle polveri sottili. “I risultati sono interessanti perché mostrano valori sulla metà dei limiti di legge, ma ci sono dati su polveri totali e Pm10, che sono divise per metà, col particolato atmosferico che entra direttamente nei nostri polmoni, con le polveri 2,5 che sono per ora basse. Ma tali rilievi andrebbero ripetute in inverno, nella speranza che la cittadinanza partecipi autotassandosi per l’acquisto di uno strumento apposito”- ha detto Paliani. Il comitato è composto dagli avvocati Teresa Nannarone, Cinzia Simonetti, Elisabetta Bianchi, Gianluca Lanciano, Chiara Marinucci, Aldo Di Bacco; dai medici Maurizio Proietti, Maurizio Cacchioni, Maurizio Balassone, Roberto Ranalli; dagli ambientalisti Mimì D’Aurora, Massimo Pellegrini, Augusto De Santis.

Andrea D’Aurelio

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