SULMONA – La tutela delle produzioni agricole del Centro Abruzzo dai danni causati dalle incursioni della fauna selvatica passa attraverso una nuova politica di collaborazione che sta nascendo tra l’Ambito territoriale di caccia di Sulmona e le associazioni di categoria del mondo agricolo. La definizione di un accordo di collaborazione tutto imperniato su un nuovo modello di prevenzione del danno alle coltivazioni, è stata al centro di un incontro tra il presidente dell’Atc di Sulmona Marco Del Castello, e i rappresentanti territoriali di Coldiretti, Cia e Confagricoltura che si è tenuto nei giorni scorsi proprio nel capoluogo peligno. Fra le altre cose l’accordo prevede l’installazione e il monitoraggio di recinti utili a salvaguardare le coltivazioni. “In questi anni sono stati davvero ingenti i danni prodotti all’agricoltura dalla fauna selvatica, e dai cinghiali in particolare, con pesanti ripercussioni anche per la casse della Regione Abruzzo – ha spiegato Marco Del Castello – il mondo venatorio e le associazioni di categoria del comparto agricolo vogliono ora invertire la tendenza: non più la rincorsa al ristoro dei danni ma una fruttuosa politica mirata di prevenzione. In questa direzione, l’Atc di Sulmona è pronta a mettere a disposizione degli agricoltori le sue competenze per costruire modelli di difesa capaci di disincentivare l’avvicinamento di cinghiali, cervi e daini alle coltivazioni agricole”. “Con le tre associazioni agricole – ha aggiunto il presidente dell’Atc di Sulmona – siamo pronti ad avviare una collaborazione non più mirata soltanto al rispetto degli obiettivi di abbattimento dei cinghiali. Sono convinto – ha concluso il presidente dell’Atc di Sulmona, Marco Del Castello – che il mondo agricolo e quello venatorio se lavorano (ndr) insieme potranno vincere questa battaglia”.
Andrea D’Aurelio