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SULMONA – Aggredì l’assistente capo di Polizia Penitenziaria lanciandogli addosso l’olio bollente, rischiando di fargli perdere la vista e la vita. Per quella brutale aggressione compiuta il 20 giugno 2018, il giudice per le udienze preliminari del Tribunale di Sulmona Giuseppe Ferruccio, ha rinviato a giudizio un ergastolano di 36 anni, V.D., originario di Crotone. Il caso portò il carcere di Sulmona alla ribalta delle cronache. L’agente, quel giorno, stava facendo il solito giro di controllo delle celle, quando il detenuto afferrò una scodella colma di olio bollente che stava scaldando sul suo fornellino lanciandogliela addosso. In aiuto del collega sono accorsi altri agenti, tre dei quali sono rimasti feriti durante la colluttazione con il detenuto. Tutti e quattro erano presenti questa mattina in Tribunale come persone offese, compreso Andrea Paglieta che ebbe la peggio. Si tratta dell’agente che fu ricevuto in seguito dal Ministro Bonafede e promosso. A causa di quella brutale aggressione il poliziotto rimediò ustioni di primo e secondo grado sul volto, alla spalla e al torace. Gli altri agenti riportarono solo ferite lievi. Il loro intervento si rese necessario per evitare il peggio ma non furono i soli ad intervenire con la prontezza dei riflessi. Paglieta deve la vita anche ad altri due detenuti che fermarono il loro “collega”. Entrambi lo scorso anno ottennero la semilibertà. L’ergastolano, resosi protagonista dell’aggressione, dovrà ora affrontare il processo. La prima udienza è stata fissata per il prossimo 9 giugno.

Andrea D’Aurelio

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