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SULMONA – Restano stazionarie le condizioni della proprietaria dell’autolavaggio che lo scorso 15 settembre è stata aggredita con una chiave inglese da un’altra donna, ora finita nel mirino della Procura della Repubblica di Sulmona, che avrebbe aperto un fascicolo per lesioni gravissime. La vittima della brutale aggressione è ancora ricoverata nel nosocomio cittadino e al momento si escluderebbe un trasferimento presso un altro ospedale visto che le sue condizioni sono stazionarie. Certo è che la donna ha rimediato una prognosi di cinquanta giorni e un grave trauma cranico. La degenza quindi si è rivelata più lunga del previsto mentre le indagini condotte dalla Squadra Anticrimine del Commissariato di Sulmona, coordinata dall’ispettore superiore Daniele L’Erario, sono arrivate ad identificare la responsabile dell’aggressione e probabilmente anche il movente che sarebbe legato a un prezzo non onorato o un debito da saldare, una vicenda strettamente personale che riguarderebbe le due donne. Nessuna traccia della chiave inglese utilizzata per l’aggressione, visto che l’indagata se ne è disfatta come pure si è sbarazzata dell’auto utilizzata per raggiungere l’autolavaggio, recuperata in seguito dalla Polizia sul territorio comunale di Sulmona. Un particolare che non incide più di tanto sul capo d’imputazione ma che sarebbe emerso solo nelle ultime ore. Stando quindi alla ricostruzione dei fatti, accecata dalla rabbia, la donna avrebbe perso la testa presentandosi nell’autolavaggio gestito da un’altra donna, di nazionalità straniera, dove sarebbe scoppiata una forte lite sfociata nell’aggressione a colpi di chiave inglese. Una scena da far west. La donna è scappata mentre la vittima è rimasta a terra, insanguinata, fino all’arrivo dell’ambulanza del 118. La donna è ancora ricoverata in ospedale.

Andrea D’Aurelio

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