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SULMONA – Erano finti sotto processo per lesioni gravi con l’aggravante dei futili motivi e dell’invalidità permanente. Ma per due rom di Sulmona, Massimo Di Rocco e Luigino Spinelli, è arrivata questa mattina la sentenza di non luogo a procedere pronunciata dal Gup del Tribunale, Giuseppe Ferruccio. Entrambi sono stati prosciolti dalle accuse dopo la remissione di querela da parte della persona offesa, un giovane di Sulmona, che quella notte del 24 febbraio 2017 aveva avuto la peggio nell’aggressione verificatasi in Corso Ovidio, nell’intersezione con piazza Tresca. Stando al quadro accusatorio e alle contestazioni iniziali, tutto sarebbe cominciato da un banale colpo di clacson. Un pretesto che avrebbe scaldato gli animi tra i tre sulmonesi tanto da far scoppiare la lite, sfociata in seguito a una vera e propria aggressione per futili motivi. Il giovane, portato in ospedale da un’ambulanza del 118, è stato pestato con calci e pugni. Le lesioni sono state giudicate guaribili in venti giorni visto il trauma cranico rimediato e i due denti saltati. Davanti al Gup il giovane aggredito ha riferito che, prima della lite, si era presentato con un cric davanti ai due rom e l’invalidità ai denti non gli ha portato gravi conseguenze e particolari problemi alla masticazioni. Con la remissione della querela sono quindi cadute le accuse nei confronti di Spinelli e Di Rocco, assistiti in giudizio dall’avvocato Alessandro Tucci, entrambi prosciolti dall’accusa di lesioni. “Abbiamo lavorato per raggiungere una riconciliazione e siamo riusciti nell’intento” – commenta l’avvocato. Nella vicenda era coinvolto anche un minore.

Andrea D’Aurelio

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