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SULMONA – La violenta ondata di maltempo del pomeriggio, con forte grandine e pioggia, ha messo a dura prova il capoluogo peligno. Pozzanghere e masse d’acqua ovunque con caditoie otturate, alberi caduti, traffico a rilento in diverse zone della città e centralini del 115 e 113 in tilt per la valanga di segnalazioni. Situazione più critica lungo il piazzale della stazione ferroviaria dove si è formata una grande pozzanghera, come accaduto anche in passato. Ad avere la peggio sono stati i mezzi pesanti e le auto ma anche le attività commerciali e l’edicola con l’acqua che ha invaso la gran parte del piazzale. “L’esperienza non ha insegnato nulla. Ogni volta dobbiamo avere a che fare con queste emergenze”- insorge l’edicolante Dino Di Loreto. Basta fare qualche metro più avanti per incontrare, lungo il viale della stazione, un albero caduto sul manto stradale e segnalato agli organi preposti dai residenti della zona. Scattano le transenne in piazza Tresca, nell’intersezione con corso Ovidio, anche lì allagamenti a più non posso. L’intervento dei Vigili del Fuoco, sollecitati dagli esercenti della zona, ha evitato il peggio. “Stava per ripetersi la terribile scena di qualche mese fa”- raccontano i commercianti. Ma il maltempo ha lasciato il segno anche sul ponte Capograssi dove grandine e pioggia hanno fatto cadere i segnali del divieto di sosta, fatti installare dal Comune, dopo la tragedia di Genova. Non è delle migliori la situazione in viale Costanza, nell’intersezione con viale delle Metamorfosi a due passi dai campi sportivi, dopo un lago d’acqua ha complicato e non poco la circolazione stradale. Pericolo anche nella zona del Tiro a Segno per un albero caduto lungo i cavi dell’Enel. Ma la raffica di segnalazioni ha riguardato anche diverse zone della città. Tutto questo mentre a Palazzo San Francesco cominciava l’ennesimo summit della maggioranza per risolvere la crisi. Segnale premonitore?

Andrea D’Aurelio

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