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SULMONA – Si riprendono le fila di un discorso lasciato in sospeso qualche settimana fa. La maggioranza del sindaco Annamaria Casini è chiamata ancora una volta alla verifica dopo una prima fase che non è servita a stemperare gli animi. Dalla fumata nera dello scorso 26 febbraio si cerca di trovare la quadra sui temi e sulle priorità per addivenire a un cronoprogramma che porti l’attuale compagine amministrativa ad amministrare la città fino al 2021, anno che dovrebbe sancire la naturale scadenza del mandato amministrativo. Ma si arriverà fino alla fine? Il risultato delle elezioni politiche non sembra aver scombussolato gli equilibri dal momento che a Palazzo San Francesco non ci sono né vincitori né vinti. L’elemento di novità è arrivato dalla Regione Abruzzo con le dimissioni dell’assessore regionale Andrea Gerosolimo ma la verifica di oggi è tutta interna alla maggioranza che non è la stessa che portò nel giugno 2016 il sindaco Annamaria Casini al primo piano di Palazzo San Francesco. Le persone sono identiche ma c’è chi, come i consiglieri Andrea Ramunno e Mauro Tirabassi, hanno lanciato il loro ultimatum chiedendo un confronto serrato proprio sui temi e rivendicando l’autonomia per il ruolo del consigliere comunale. La goccia che ha fatto traboccare il vaso è stato l’ultimo rimpasto di Giunta. Nell’esecutivo il clima non è del tutto disteso se si considera che due assessori se la sono cantata di santa ragione dopo l’approvazione del progetto di riqualificazione della Villa Comunale. Ma anche il servizio di refezione scolastica ha agitato le acque. Ieri è stata una domenica di dubbi, perplessità e continue telefonate ma anche di incontri dell’ultimo minuto. Oggi si torna a discutere alla vigilia del Consiglio Comunale che, fra i punti all’ordine del giorno, dovrà affrontare anche la spinosa questione della situazione politico-amministrativa.

Andrea D’Aurelio

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