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INTRODACQUA – Il terremoto insegue gli abruzzesi fino in Grecia. E’ stata una vacanza tormentata per Massimo Tiberi, giovane di Introdacqua, che due giorni fa si trovava nell’isola greca di Kos, colpita da un sisma di magnitudo 6,7. Questa notte è tornato in Italia e racconta a mente fredda l’esperienza che sicuramente ha segnato la sua vita. Tutto stava filando liscio fino all’1.30 dell’altra notte quando Massimo e il suo gruppo di amici era a Kardamena, un villaggio a venti kilometri dell’epicentro. Poi la lunghissima scossa. Attimi di panico e paura. “Tremava la terra e tremava la strada. E’ durato parecchio”- racconta Massimo- raggiunto telefonicamente da Onda Tg. “Ci siamo spostati in una piazza a pochi metri dove abbiamo trovato un punto di raccolta. Per fortuna lì le case erano tutte basse e non è crollato nulla davanti a noi”- prosegue il giovane. Il gruppo ha sempre temuto per il mare dal momento che molte abitazioni erano allagate. Dopo circa un’ora sono riusciti a prendere il taxi dal momento che tutti i mezzi erano occupati. “Il grande sostegno psicologo lo abbiamo avuto dal personale dell’albergo e dall’animazione che hanno messo a disposizione degli spazi condivisi”- riprende Tiberi- spiegando che qualche ora dopo, al mattino, è cominciato il tam tam di telefonate dall’Italia una volta che si era diffusa la notizia. “E’ una vacanza che non si dimenticherà soprattutto per chi il terremoto lo conosce benissimo”- conclude Massimo- che prova a lasciarsi tutti i ricordi alla spalle. Come si dice in questi casi: tutto è bene quel che finisce bene.

Andrea D’Aurelio

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