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SULMONA – Ennesimo atto vandalico ai danni dell’Eremo di S. Onofrio al Morrone. La denuncia arriva da Terra Adriatica che ha esposto l’imbarazzante e incresciosa situazione al comune di Sulmona e al Parco Nazionale della Majella. Sono state distrutte le staccionate dell’area di culto, strategica per il turismo, che proprio nelle scorse settimane è stata al centro dei riflettori per il passaggio della Fiaccola del Morrone. E pensare che quel luogo di culto diventa meta del grande turismo non solo in estate ma anche in vari momenti dell’anno. Per questo colpisce e rammarica lo stato di degrado e abbandono di una zona che deve essere tutelata in tutti i modi possibili, invece a regnare sovrana è la superficialità perché oltre al progetto di riqualificazione che comprende l’intera area celestiniana (ex campo 78 e Abbazia) deve seguire un intervento di conservazione del luogo. “Esprimiamo la nostra profonda preoccupazione dinanzi la possibilità che tali atti possano causare, in futuro, danni irreparabili al patrimonio storico, artistico e ambientale. Parlate con i vostri figli”- tuona Terra Adriatica che centra il vero problema. Dal permissivismo delle istituzioni si passa anche allo scadimento dei valori che portano turisti, veterani e visitatori a non coltivare il massimo rispetto di un bene prezioso per l’economia e il turismo della zona. Solo nelle scorse settimane era stato preso di mira il tempio di Ercole Curino con staccionate e panche distrutte. Così non si può andare avanti.

Andrea D’Aurelio

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