SULMONA – Un taglio del nastro subissato da fischi quello che ha segnato il momento della consegna del nuovo edificio dell’ospedale dell’Annunziata, il primo ospedale antisismico d’Abruzzo. Circa 200 persone tra cui anche un gruppo di associazioni cattoliche e di sindacati e movimenti civici hanno protestato con striscioni e cartelli per chiedere la classificazione di Primo livello per l’ospedale di Sulmona, così come era prima del nuovo piano sanitario regionale in vigore dal 2016. Sono arrivati alla spicciolata i manifestanti prima di schierarsi da un capo e all’altro della tensostruttura dove è cominciata la cerimonia di presa in consegna. “I politici si sono nascosti ma le inaugurazioni si fanno in mezzo la genteâ€- hanno osservato alcuni dei manifestanti. Un serpentone di striscioni con una serie di scritte a difesa di reparti e servizi. “Si all’ospedale di primo livelloâ€- si legge. E ancora: “il punto nascita non si toccaâ€. Come pure: “il Centro Abruzzo non si toccaâ€. “Qui serve una modifica al piano sanitario regionale e non possiamo accettare la passerella di alcuni politici che prima si sono accontentati di un presidio di base e poi hanno chiesto il primo livelloâ€- tuonano in coro i manifestanti. Anche durante e dopo il taglio del nastro i fischi sono continuati, tanto da disturbare anche la benedizione del vescovo. “Sono mancati finora investimenti. Come pure dobbiamo migliorare la sanità territoriale che non può essere trascurataâ€- ribattono alcuni consiglieri comunali, portavoci di comitati e sigle sindacali. Come pure si insiste sulla classificazione di primo livello perché altrimenti i medici non vengono qui a lavorare- rimarca la consigliera comunale Elisabetta Bianchi, in prima linea nella protesta davanti e dietro la telecamera. Contestazioni sono arrivate anche quando Paolucci è uscito dal nuovo corpo ospedaliero per lasciare Sulmona ma le manifestazioni di protesta sono state tutte composte senza creare problemi in termini di ordine pubblico.
Andrea D’Aurelio