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SULMONA – “Non dobbiamo dimenticare che già la precedente amministrazione è stata interrotta a poco più di due anni dall’insediamento proprio a causa della litigiosità, come tante altre amministrazioni passate di questa città, purtroppo mai arrivate alla fine naturale del mandato. Non è possibile che questo Comune sia sempre commissariato”. Se la maggioranza è in difficoltà tocca alla consigliera Roberta Salvati uscire allo scoperto con una lettera aperta indirizzata al sindaco Annamaria Casini e ai consiglieri di maggioranza e opposizione. Si toglie tutti i sassolini dalla scarpa con un appello-provocazione che sicuramente non ha stemperato i toni ma la Salvati non le manda a dire. “La città non ha bisogno di giochi e personalismi, ognuno di noi è stato eletto per assumersi le proprie responsabilità con senso del dovere” ricorda Salvati e per scongiurare conseguenze irreparabili ricorda anche l’esperienza della giunta Ranalli. Per Salvati è anzitutto “un comportamento scorretto” quello del presidente della commissione Bilancio, Andrea Ramunno che non si è presentato nella seduta di commissione convocata ieri mattina, scorrettezza “sotto il profilo personale e di metodo e che ha rappresentato una mancanza di rispetto nei confronti delle istituzioni presenti ma soprattutto verso i cittadini di Sulmona”. Inoltre lo stesso Ramunno, a giudizio di Salvati, “non può imputare ad altri ciò che non è stato realizzato anche perché ha avuto carta bianca da tutta la maggioranza che ha posto la situazione delle frazioni tra le priorità”. Quindi il consigliere comunale del gruppo Dem sottolinea tutta l’importanza dell’approvazione del bilancio, che contempla “voci” importanti, come la manutenzione e il potenziamento del sistema di videosorveglianza “in un periodo in cui, quotidianamente, si verificano atti contro il patrimonio, furti in appartamento, rapine ai supermercati e scippi, senza dimenticare gli incendi dolosi che, in particolar modo, in via Avezzano, hanno distrutto decine di automobili. Non sarà possibile la riqualificazione del centro storico e la realizzazione di nuovi parchi gioco. Se ciò si dovesse verificare, i consiglieri “dissidenti” dovranno assumersi la responsabilità di consegnare ai cittadini una città sempre in “stand by” e che non riesce a sfruttare in pieno le proprie potenzialità”. Salvati chiude la lettera con un appello ai consiglieri di maggioranza e di opposizione “al senso istituzionale e di responsabilità politica affinché si lavori in sintonia per il bene della città”.

Andrea D’Aurelio

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