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SULMONA – “Concretizzare il progetto delle sette aree urbani funzionali dal momento che può segnare la svolta per questo territorio”. Ne è convinto Franco Ruggieri, Direttore di sede Cna, che guarda di buon occhio lo studio presentato dal professor Roberto Mascarucci. Il nuovo assetto della Regione Abruzzo, stando all’ultima ricerca di “Abruzzo 2020”, sarà una divisione a sette con le aree urbane funzionali. Nella rivoluzione geografica oltre Pescara-Chieti, Teramo, L’Aquila, Avezzano, Lanciano e Vasto, c’è anche Sulmona. “Siamo ancora a livello di studio programmatico ma indubbiamente si tratta di una parola chiarificatrice. Già negli anni passati ci sono state esperienze positive quando nel piano di riferimento regionale erano state individuate proprio sette zone”- ricorda Ruggieri. L’appello della Cna è quello di mettere nero su bianco. “Speriamo che non resti solo sulla carta. Abbiamo una necessità impellente che venga adottato poiché risolverebbe non pochi problemi, basti pensare anche alla riorganizzazione sanitaria e alla gestione dei servizi”- aggiunge Ruggieri. Il si alle sette aree urbane funzionali è arrivato anche dal sindaco di Sulmona Annamaria Casini e dall’assessore regionale alle aree interne Andrea Gerosolimo. A sostegno dello studio di Mascarucci si è schierata fin dall’inizio l’associazione Ripensiamo il Territorio. Uno studio che ha trovato l’appoggio anche del professore Aldo Ronci.

Andrea D’Aurelio

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