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SULMONA – I danni più consistenti sono datati almeno di un anno, all’agosto del 2018, ma il Santuario di Ercole Curino resta in balia del degrado e dei vandali. Nei giorni scorsi qualche perdigiorno deve aver sfogato tutta la sua nullità contro gli arredi in legno e la staccionata del belvedere. In particolare, cestini gettacarte e parte della recinzione in legno che delimita l’area picninc sono stati buttati nella scarpata sottostante, mentre danni più lievi si registrano sulle panchine. Evidentemente le sedute in legno sono risultate troppo pesanti per essere scaraventate giù per il dirupo. Al di là di una conta dei danni che dopo il sopralluogo dei vigili urbani di ieri non dovrebbe andare oltre le 500 euro e che fortunatamente è meno salata delle iniziali previsioni, resta lo sdegno per l’accaduto. Solo l’anno scorso era stata ridotta in frantumi la vetrata che protegge l’antico mosaico ellenistico lungo il sentiero caro a fra’ Pietro da Morrone. Mentre appena il mese scorso lo chalet dell’eremo aveva subito l’ennesimo furto negli ultimi anni. Del resto, la sbarra di delimitazione dell’area rimasta aperta deve aver facilitato l’ingresso dei vandali. Sull’intera zona che comprende l’eremo di Sant’Onofrio, lo chalet, il santuario di Ercole Curino, l’Abbazia di Santo Spirito e l’ex Campo di prigionia 78 il Comune ha presentato un progetto di riqualificazione turistica che prevede nel dettaglio 350 mila euro per Campo 78, 170mila per la messa in collegamento dei vari posti e il resto per nuovi interventi sull’Abbazia celestiniana. (a.d’.a.)

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