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SULMONA – Le luci che si accendono sul palco della vita, le pizze fredde e i calzoni, la matematica che non sarà mai il mestiere di nessuno, le lacrime e le preghiere. Per circa 430 maturandi peligni ( 200 del Polo Umanistico Ovidio e 230 del Polo Scientifico-Tecnologico Fermi) arriva la tanto attesa e temuta notte prima degli esami con l’immancabile colonna sonora della canzone di Venditti che accompagna ogni generazione al fatidico appuntamento con gli esami di maturità. La vigilia della prima prova, si sa, è sempre la più bella. Qualcuno approfitterà per il ripasso dell’ultimo minuto, altri tenteranno un approccio più sciolto. La prima prova – prevista per domani 19 giugno – richiederà come al solito ai ragazzi la stesura di un tema in lingua italiana. Saranno disposte sette tracce, due per l’analisi del testo (tipologia A), tre per il testo argomentativo (tipologia B), in sostituzione al saggio breve, due per il tema di attualità (tipologia C). La traccia di storia, invece, non sarà più sottoposta. Come negli anni passati, le ore a disposizione saranno sei. La seconda prova, invece, si svolgerà il giorno seguente – giovedì 20 giugno – e sarà come sempre specifica per la materia d’indirizzo (in forma scritta, grafica o scritto-grafica, pratica, compositivo/esecutiva, musicale e coreutica). La terza prova – esclusiva degli gli istituti di corso EsaBac o internazionale – verrà somministrata martedì 25 giugno. Il famoso e temuto “quizzone”, quindi, è stato eliminato dal programma come anche la tesina, che non sarà più richiesta per il colloquio orale finalizzato ad accertare il conseguimento del profilo culturale, educativo e professionale dello studente. Al posto, invece, gli alunni dovranno presentare un resoconto delle attività svolte nell’ambito dell’alternanza scuola-lavoro. Si torna quindi sui banchi di scuola per la prima prova. E se è vero che gli esami non finiscono mai, sarà la prima di una lunga serie. Che gli esami comincino.

Andrea D’Aurelio

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