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SULMONA – “Al fine di ridare slancio e rendere efficace ed efficiente il servizio sanitario nella provincia dell’Aquila, è necessario ricominciare ad effettuare investimenti sul territorio, che necessariamente devono partire da investimenti sul personale attraverso un processo di stabilizzazione dei lavoratori precari e attraverso l’eliminazione del blocco del turnover”. Ne è convinta la Segreteria Fp Cgil della provincia dell’Aquila che rilancia l’annosa problematica della carenza di personale all’interno della Asl Avezzano-Sulmona-L’Aquila che- fa notare il sindacato- “è divenuta ormai assolutamente insostenibile, con la conseguenza che con l’attuale dotazione organica da un lato si continua a non rispettare la vigente normativa sui riposi obbligatori (legge 161/2014) e dall’altro non si riesce a dare piena copertura ai servizi essenziali che, rientrando nei LEA, devono essere garantiti ai cittadini. La Fp Cgil ricorda che “l’atto di programmazione regionale prevede per il 2018 una spesa per il personale pari a 196 milioni, e che per il rispetto di tale limite di spesa la Asl ha confermato il blocco del turnover al 50%, con le evidenti ripercussioni che tali imposizioni avranno sull’intero sistema sanitario provinciale, peggiorando ulteriormente le condizioni di lavoro dei dipendenti della Asl”. Ma non finisce qui. Il sindacato fa un accenno anche all’età anagrafica dei lavoratori che “è in costante e inesorabile aumento, e pertanto diventa facile comprendere che in carenza di azioni correttive volte a una completa revisione del fabbisogno di personale – e quindi di nuove assunzioni – sia le condizioni di lavoro, sia la garanzia dei LEA, e sia la qualità dei servizi verranno ulteriormente compromesse. Infatti circa il 44% dei lavoratori si trova in età compresa tra i 57 e i 67 anni, contro il 10% di età compresa tra i 20 e i 39 anni”.

Andrea D’Aurelio

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