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SULMONA – Dare indicazioni al consumatore spagnolo su chi sono gli italiani veri e che tipo di prodotti si utilizzano nella rinomata cucina italiana. E’ questo l’obiettivo che si prefigge la costituenda associazione di italiani in Almeria che sarà ufficializzata il mese prossimo grazie all’ambiziosa iniziativa portata avanti dall’imprenditore sulmonese Antonio Santacroce. Un’idea che il giovane di Sulmona ha maturato dopo aver aperto, nell’aprile scorso assieme a suo cugino Francesco Caldarozzi, un ristorante tutto sulmonese e peligno che propone anche deliziosi piatti della cucina italiana. Santacroce ha dovuto fare i conti con l’abuso del Made in Italy. Da qui la necessità di riconoscere il prodotto italiano e creare un marchio di riferimento. L’Italia in effetti esporta 4 miliardi di euro in materie prime ma ne vengono copiati 12. Se la matematica non è un’opinione, la nazione potrebbe esportare 16 miliardi di materie prime ma riesce ad esportare solo un quarto del prodotto. L’imprenditore di Sulmona, assieme agli altri italiani presenti in Almeria, dice basta al fenomeno che reca solo danni al nome dell’Italia. “Ci sono dei ristoranti che si spacciano per italiani ma italiani non sono perché non si parla italiano, non si usano prodotti della cucina italiana e l’Italia non si conosce nemmeno sulla cartina geografica”- tuona Santacroce- “per me è quindi una peculiarità usare marchi Gp Dop e ovviamente prodotti della Valle Peligna”. Il giovane di Sulmona, con la valigia sempre pronta, è tornato nel capoluogo peligno da qualche giorno ma già il prossimo mese tornerà in Almeria per costituire l’associazione e proseguire la sua avventura di ristoratore all’estero che per ora ( ci auguriamo per sempre) sta andando alla grande.

Andrea D’Aurelio

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