SULMONA – “Rimandiamo al mittente l’accusa di aver fame di distruggere gli altri, tra i quali 240 dipendenti e invitiamo l’avvocato Margiotta ad abbassare i toni e a rimanere all’interno della cornice societaria e aziendale astenendosi dal trascinare la società sul campo politico che, vogliamo ricordare, non appartiene alla sua funzione di amministratore del Cogesaâ€. Citano le dichiarazioni rese dall’amministratore unico del Cogesa a Onda Tg i sei amministratori querelati ieri da Margiotta dopo aver presentato la richiesta di revoca del verbale del 18 settembre scorso che ha dato il via libera ai bandi per le assunzioni. Secondo i sei “quanto verbalizzato non corrisponde a quanto in realtà accaduto†e di fronte a un’accusa di falso l’avvocato-Presidente è andato in Procura. Ma ora sono i sindaci che chiedono a Margiotta di abbassare i toni, dichiarandosi pronti a fornire alla Procura tutte le indicazioni necessarie. “La nostra richiesta di rettifica del verbale, notificata il 30 del mese di ottobre scorso, rientra tra i diritti e doveri dei soci che hanno partecipato alla seduta del 18 settembre e si sono visti recapitare un verbale riassuntivo della seduta in parte difforme da quanto realmente accaduto. Pertanto, abbiamo inoltrato una richiesta pienamente legittimaâ€- scrivono Anthony Leone, Guido Angelilli, Stefano Di Mascio, Gabriele Gianni, Mario Ciampaglione e Marco Moca in nota inviata dall’indirizzo di posta elettronica del sindaco di Pratola- “da qui, alla guerriglia politica evocata da Margiotta, terreno su cui probabilmente è proprio l’avvocato che vuole portare la questione, montando una polemica che certo non abbiamo originato noi, ce ne passaâ€. “Le nostre azioni, infatti, sono tutte tese a salvaguardare gli interessi della Società in ogni suo aspetto: dai lavoratori, all’indotto, ai servizi alla comunità . Riteniamo, dunque, fuori luogo le dichiarazioni e le iniziative dell’amministratore unico nei confronti di chi, come noi amministratori, quotidianamente, ha il dovere di dare risposte alle esigenze dei cittadiniâ€- concludono i sei che invitano Margiotta a “evitare dichiarazioni che, queste sì, possono creare nocumento alla società e a tutto ciò che ad essa gira intorno. E che certamente non ci intimoriscono, come non ci intimorisce il fatto di essere stati chiamati in Procura dove forniremo tutte le indicazioni necessarie, senza arretrare di un millimetroâ€.
Andrea D’Aurelio