SULMONA – Indagini a tutto campo da parte dei Carabinieri della compagnia di Sulmona, diretta dal Capitano Maurizio Dino Guida, per individuare gli autori dell’attentato incendiario all’auto del Dirigente del Cogesa, Stefano Margani. Un tentativo di incendio doloso che fortunatamente è fallito solo perché Margani e la sua famiglia erano ancora svegli al momento del compimento del fatto. I militari hanno appena avviato l’attività d’indagine e non escludono un collegamento con l’incendio del 24 novembre scorso quando al deposito Pastorina del Cogesa furono incendiati cinque mezzi di cui tre completamente distrutti dalle fiamme. Un’ipotesi che al momento resta in piedi anche se, stando sempre ai primissimi accertamenti effettuati dai Carabinieri, l’autore dell’ignobile gesto potrebbe non essere un professionista. E’ apparso subito strano che un simile tentativo di incendio sia stato messo a segno alle 23, un orario in cui difficilmente si cade nelle braccia di morfeo. Anche la dinamica dell’episodio lascia pensare che chi voleva incendiare l’auto di Margani non sia poi un esperto. Certo tutte le piste restano aperte, soprattutto se esiste un nesso con l’incendio di novembre, per il quale i Carabinieri attendono ancora le risultanze delle verifiche speciali eseguite dai Vigili del Fuoco. Tornando all’episodio dell’altra sera, ciò che sta complicando le indagini, è la totale assenza di testimoni o di persone che avrebbero potuto percepire movimenti sospetti. Il quartiere dove risiede Margani è abbastanza isolato rispetto al paese di Introdacqua. “Mia moglie mi ha subito chiamato dicendomi di aver visto dalla finestra delle fiamme – ha raccontato nell’immediato Margani – sono subito corso fuori e con dei secchi d’acqua ho provato a spegnere le fiamme che si stavano propagando sull’auto. Nel frattempo, lei aveva avvertito vigili del fuoco e carabinieriâ€. Il rogo fortunatamente è stato spento in pochi minuti e l’auto ha riportato dei danni solo ad uno pneumatico. Resta, però, lo sconforto su un episodio di cui non si riesce a comprendere la motivazione.
Andrea D’Aurelio