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BUSSI SUL TIRINO – Dopo la prima condanna per il Comune, arrivata dal giudice di pace di Pescara, si va in Prefettura. Il summit per fare il punto sulla questione autovelox è stato fissato per mercoledì 5 febbraio nella sede della Prefettura di Pescara. L’iniziativa arriva dopo l’appello del sindaco di Navelli e commissario della comunità montana montagna di L’Aquila Paolo Federico che aveva chiesto l’intervento delle istituzioni per cercare di trovare soluzioni sui tanti multati da parte dell’autovelox installato sulla Statale 153 nel territorio comunale di Bussi sul Tirino. “Quando le istituzioni ci ascoltano – ha detto Paolo Federico – è sempre una soddisfazione, ora lavoriamo per puntare ad ottenere dei risultati concreti cercando di porre rimedio a quelle situazioni spiacevoli, e per certi versi ingiuste, che si sono venute a creare con l’installazione dell’autovelox. La comunicazione dell’incontro mi è stata fatta dal prefetto dell’Aquila Dott.ssa Cinzia Torraco e convocata formalmente dal prefetto di Pescara Dott.ssa Gerardina Basilicata che ringrazio per la sensibilità mostrata. La riunione era stata sollecitata con una lettera ai vertici della Regione, Provincia e Prefetti delle due province. Nella stessa si metteva in evidenza come le multe erano state fatte a cittadini che viaggiavano di poco sopra ai limiti di velocità, che si spostavano per problematiche inerenti la salute o il lavoro e quindi hanno percorso più volte la strada e il fatto che l’autovelox per qualche tempo non era visibile dagli automobilisti perché coperto dalla vegetazione spontanea”. In quel tratto di strada anche diversi sulmonesi sono stati sanzionati. Un pensionato ha collezionato, addirittura, ben undici contravvenzioni nel giro di tre mesi, tutte notificate in ritardo. Si è aperta quindi l’ennesima battaglia legale.

Andrea D’Aurelio

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