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BUSSI SUL TIRINO – La segnaletica stradale da Capestrano a Bussi sul Tirino per la limitazione della velocità, soggetta a controllo elettronico, non sarebbe in regola con la legge sulla sicurezza stradale “Minniti”. E’ quanto è venuto fuori ieri sera nel vertice svoltosi nella Prefettura di Pescara sul caso di circa 30mila multe irrogate agli automobilisti dall’autovelox di Bussi. Invece per il tratto stradale, nel senso opposto da Pescara all’Aquila, la segnaletica sarebbe regolare. Gli automobilisti multati, stando a queste risultanze emerse dall’incontro tra Prefetti di Pescara e L’Aquila, Province e sindaci, avranno buone possibilità di vedere accolti i loro ricorsi, con restituzione delle somme pagate per le multe e dei punti persi sulla patente di guida. A chiedere il summit istituzionale era stato il sindaco di Navelli, Paolo Federico. Nei giorni scorsi per il comune di Bussi è arrivata la prima condanna dal giudice di pace di Pescara. Lungo la strada dell’autovelox “killer” sono passati anche numerosi sulmonesi che hanno collezionato una raffica di contravvenzioni. Singolare il caso segnalato da Onda Tg che ha visto protagonista un pensionato che ha rimediato undici multe in tre mesi, tutte notificate fuori tempo massimo.

Andrea D’Aurelio

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