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SULMONA – Bagni di folla in ogni angolo del centro storico cittadino. Sulmona si riempie di cittadini e turisti che ieri sera hanno fatto da contorno alla struggente Processione del Venerdì Santo, organizzata per il 190 esimo anno di fila dall’Arciconfraternita della Santissima Trinità. Quattro ore di silenzio e preghiera ma anche di grande partecipazione con tutto il capoluogo peligno che è sceso in piazza per assistere al corteo processionale dell’arcisodalizio trinitario. Fra emozioni e piazze stracolme non sono mancati momenti di tensione quando tre trinitari, due coristi e un mazziere, sono stati colpiti da un malore. Per loro, quando la processione stava prendendo la strada del rientro, è stato necessario l’intervento di un’ambulanza del 118 e il successivo trasporto all’ospedale di Sulmona. Tutto per il resto è filato liscio, secondo tradizione. Il corteo processionale è partito alle 20 in punto dalla Chiesa della Santissima Trinità. Toccante il momento dello scambio tra i trinitari e lauretani, avvenuto all’altezza dell’acquedotto medioevale, segno di rispetto fra i due sodalizi. Imponente e brillante il coro dell’Arciconfraternità, composto da 130 elementi e diretto da Alessandro Sabatini, che ha eseguito quattro brani fra cui il “Miserere” di Scotti e L’Ecce di Giovanni Galli. A mezzanotte in punto, dopo la preghiera conclusiva del vescovo di Sulmona-Valva Angelo Spina, la processione ha fatto rientro nella Chiesa della Trinità. Nel corso della sua breve riflessione mons. Spina ha affidato la Chiesa Diocesana al Cristo Crocifisso e a Maria sua Madre, mentre ha rivolto un pensiero particolare per tutti i giovani della diocesi. In processione anche le istituzioni con il sindaco di Sulmona Annamaria Casini, il Presidente del Consiglio Comunale Katia Di Marzio, la consigliera Roberta Salvati, l’assessore regionale Andrea Gerosolimo e la senatrice Paola Pelino.

Andrea D’Aurelio

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