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SULMONA – Bagni non riparti e filo diretto tra comune e famiglie spezzato. Che si fa? Questa volta l’hanno pensata bene alcuni genitori che stanno meditando la protesta da mettere in scena fuori il cancello dei Musp dell’ex Caserma Cesare Battisti. Un gesto dimostrativo che però intende rimettere al centro dell’attenzione alcune criticità già sollevate nel bilancio di fine anno. La proposta-provocazione è quella di presentarsi con un chiave inglese o con un attrezzo del mestiere fuori il cancello dei Musp, magari il prossimo 24 giugno in occasione della consegna delle pagelle di fine anno. “Perché se il Comune non ha trovato tempo di riparare i bagni lo facciamo noi”- tuonano i genitori. Ma i servizi igienico sono solo la goccia che ha fatto traboccare il vaso. Nei mesi scorsi era scattato il sopralluogo, anche in tempi record, ma poi un intervento di riparazione non si è mai visto. “I bagni dei Musp, dell’asilo di via Trento e dell’asilo Collodi resteranno rotti e intasati, perché se nessuno si è preso la briga di ripararli a scuola aperta figuriamoci se li ripareranno a scuola chiusa”- fanno notare le famiglie che stanno preparando il gesto dimostrativo. Quali le altre criticità? Basta riprendere il consuntivo di fine anno: bagni rotti e non ancora riparati, tendoni ad uso palestra volati in cielo e mai atterrati, annunci di avvio lavori mai partiti, chiusure di edifici programmati senza sapere dove andranno a finire gli studenti. A ciò si aggiunge l’incognita sull’apertura del cantiere alla scuola Masciangioli. “Chiediamo un incontro pubblico o con la stampa al sindaco e all’assessore perché è necessario agire”- concludono i genitori. Come a dire che, sui Musp, non si scherza più.

Andrea D’Aurelio

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