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INTRODACQUA – A Introdacqua forte commozione e tutto il paese radunato per “La Madonna che Véle” (“La Madonna che vola”), tradizionale appuntamento nella Domenica di Pasqua che si ripete fin dalla seconda metà dell’Ottocento. Un mix di emozioni fra pioggia, raccoglimento interiore e bagni di folla per l’edizione 2017 della rappresentazione che non ha tradito le attese. La piazza del paese, facente parte del Club dei Borghi più belli d’Italia, era gremita fin dalla mattina in attesa della “corsa” della quadriglia di portatori, privilegio che si acquisisce tramite un sorteggio che viene effettuato qualche ora prima dell’evento, operazione curata dall’Arciconfraternita della Santissima Trinità. Quest’anno la sorte ha baciato Matteo Di Benedetto, Bruno Mampieri, Yuri Colangelo e Stefano Valenza. Tutti legati da parentela. Il più “esperto” è stato Di Benedetto alla sua quinta corsa a soli 22 anni. Seguono Mampieri e Valenza (seconda esperienza), mentre Colangelo è la new entry. A guidarli Luigi Giuliani, priore dell’arcisodalizio trinitario. Dalla salita di San Rocco la statua della Madonna, vestita a lutto e portata in spalla, si è incamminata verso la piazza dove era in attesa la statua del Cristo Risorto, quando i portatori hanno intravisto il Cristo hanno dato inizio alla “volata”, una corsa sempre più veloce che attraversa tutta la piazza tra lo scoppio di mortaretti e petardi, nel frattempo viene tolto il mantello nero della Madonna per farla così riapparire nella sua consueta veste celeste e sulla mano destra invece del fazzoletto da lutto appare una rosa.

Andrea D’Aurelio

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