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SULMONA – Da una vigilia piena di polemiche e levate di scudi si passa all’assegnazione del servizio in tutta tranquillità. La sorpresa, per il bando sulla refezione scolastica, è arrivata questa mattina a Palazzo San Francesco nel corso dell’apertura delle buste. Per la gestione della refezione scolastica in città è arrivata solo un’offerta, presentata da un’associazione temporanea d’impresa ( Ati) che riunisce la Coselp di Pratola Peligna, impresa che per anni ha gestito il servizo e la Ep Spa, società che opera nel napoletano, che gestisce il servizio nella mensa dell’ospedale dell’Annunziata e nella casa di riposo della Asp numero due della provincia dell’Aquila. Due imprese già collaudate in un settore che conoscono a menadito. Esperienza acquisita e strutture pronte. L’associazione temporanea d’impresa si fonda su due principi: la qualità dei prodotti e l’uso di alimenti locali. La proposta di gestione del servizio prevede già la suddivisione dei circoli didattici da coprire: la Coselp si occuperà degli istituti comprensivi Mazzini- Capograssi e Serafini- Di Stefano mentre il Lombardo-Radice andrà alla società di Napoli. E dopo una vigilia tutt’altro che tranquilla che ha visto la richiesta di sospensione del bando, la convocazione di due sedute di commissione di garanzia, la richiesta di costituzione di un comitato intercomunale, le acque ora sono decisamente più calme. A fare i sopralluoghi nelle scuole inizialmente erano state quattro imprese che poi alla fine si sono scoraggiate molto probabilmente per il drastico calo dei pasti da servire. Per l’assegnazione bisogna ora seguire tutta la trafila procedurale che spetta alla commissione giudicatrice. Ma è praticamente scontato che a gestire il servizio per i prossimi tre anni, con possibilità di rinnovo per altri due, sarà l’Ati per un costo complessivo di 2,5 milioni. Tanto rumore per nulla verrebbe da dire o, come direbbero a Napoli, “scurdammoce o passat”.

Andrea D’Aurelio

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