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SULMONA – “Un tavolo di confronto anche con chi per lavoro si occupa della filiera alimentare, in maniera da far capire le problematiche e trovare i giusti compromessi”. Lo chiedono a gran voce medici e nutrizionisti, a proposito del bando per il servizio di refezione scolastica, tanto contestato. Sull’argomento la maggioranza di Palazzo San Francesco è tornata in bilico ma gli addetti ai lavori spostano l’attenzione sulla qualità del cibo e la filiera alimentare. Un argomento che sta a cuore soprattutto al medico nutrizionista, Antonio Pacella, che a Onda Tg chiede il tavolo di confronto. “I pasti di qualità costano e non tutte le famiglie possono permettersele. Inoltre si scambia la qualità organolettica con quella nutrizionale”- osserva Pacella- spiegando che “la prima cosa da fare è quella di assicurare le giuste quantità e i giusti nutrienti nei bambini, visto il problema dilagante del sovrappeso. Poi se il cibo è di provenienza locale meglio, perché alimenterebbe anche una economia del territorio, ma giustamente i produttori rivendicano il giusto prezzo del cibo che molti non sono disposti a pagare”. Da qui la proposta del tavolo di confronto. Nei giorni scorsi a rassicurare l’assessore Tirimacco e l’Istituto Radice-Ovidio che aveva chiesto un comitato comunale per il bando delle mese, è stato l’assessore al ramo Piero Fasciani. “Voglio rassicurare i rappresentanti scolastici sul fatto che la gara premierà la filiera corta e i prodotti bio. Infatti nell’ambito delle norme sugli appalti, d.l. 50/2016 che impone alle pubbliche amministrazioni di rivolgersi al mercato europeo per importi così rilevanti, al fine di garantire un’alimentazione sana e corretta per la crescita dei discenti, è stato tenuto conto della filiera corta e a chilometro zero, premiando l’utilizzo di ben 16 prodotti della Valle Peligna per un massimo di 8 punti, in ottemperanza peraltro a quanto previsto nelle linee guida ministeriali”- interviene Fasciani chiarendo che “l’indirizzo della Giunta è stato ben colto dalla struttura che, nella propria autonomia gestionale, ha tradotto la volontà politica redigendo con solerzia gli atti per consentire, visti i tempi di gara, l’aggiudicazione entro l’avvio dell’anno scolastico, al fine di non incorrere in interruzioni di pubblico servizio o addivenendo ad improvvide proroghe. Il capitolato, in particolare, tiene conto dell’interesse generale della collettività studentesca e della necessità di meglio organizzare”. La Cgil ha chiesto poi non giocare al “massimo ribasso” mentre Tirimacco non si sente rassicurato dalle dichiarazioni di Fasciani. D’altronde l’indirizzo è arrivato da una Giunta Comunale che faceva parte di un’altra compagine politica. Non ci si può quindi stupire se ora arrivano rimostranze e richieste di revisione dell’ultimo minuto.

Andrea D’Aurelio

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