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SULMONA – Giornata da incubo sull’autostrada A 14 per gli abruzzesi ma anche per sulmonesi e peligni. Una coda di 9 chilometri in un tratto dell’A14 che ne misura circa 10, e contemporaneamente veicoli a passo d’uomo sulla statale 16 lungo il percorso obbligato per i mezzi pesanti costretti a lasciare l’autostrada per il restringimento di carreggiata dovuto al sequestro dei viadotti disposto dal Gip del Tribunale di Avellino. E’ la situazione che si ripropone oggi in Abruzzo, in direzione nord, dopo il caos creatosi prima di Natale in direzione sud, quando per andare da Ancona a Pescara c’è chi ha impiegato oltre 7 ore. Nel tratto dell’A14 tra il bivio per l’A25 e Pescara Nord si è raggiunto il picco di 9 km di coda intorno alle 15.20: i mezzi pesanti, a causa del sequestro del viadotto Cerrano, devono uscire a Città Sant’Angelo-Pescara Nord e andare sulla Ss16 Adriatica attraversando i centri abitati di Città Sant’Angelo (Pescara), Silvi e Pineto (Teramo). Ed  oggi è stata una giornata difficile anche per tanti sulmonesi e peligni che hanno raggiunto la costa per ragioni personali o di lavoro. “Una situazione allucinante. Ho impiegato un’ora e 45 minuti solo per percorrere uno svincolo”- spiega l’automobilista F. “Che vergogna sono due ore e trenta che sono fermo in autostrada tratta Pescara Nord- Città Sant’Angelo. Un’economia ferma”- rincara l’imprenditore P. E nel caos viabilità è stato “sequestrato” anche il sindaco C. che denuncia su facebook “dal casello Pescara Ovest al Casello Pescara Nord (17 km) ho impiegato un’ora e 35 minuti”. I sindaci delle zone interessate non ci stanno e vogliono il monitoraggio della qualità dell’aria: a mali estremi vieteranno il transito ai mezzi pesanti. La situazione è ormai diventata insostenibile.

Andrea D’Aurelio

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