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SULMONA – “Vorrei ricordare quello che è successo nella piazza di Berlino, in un mercato di Natale, l’attentato terroristico e non posso non esprimere la nostra vicinanza al popolo tedesco, ad Angela Merkel e al suo Governo e la nostra vicinanza particolare ad una famiglia che è nell’ansia e nel dolore per le sorti di Fabrizia Di Lorenzo, che noi a nome di tutti vogliamo salutare con rispetto che si deve a una giovane cittadina italiana esemplare”. Lo ha detto il presidente del consiglio dei ministri Paolo Gentiloni che si stringe attorno alla famiglia della 31 enne sulmonese, rimasta coinvolta nell’attacco sferrato a Berlino. Un’intera città continua a vivere ore di ansia a apprensione. L’ultima chiamata di Fabrizia ai genitori risale nel tardo pomeriggio di lunedì, quando annunciava il rientro a casa per le festività natalizie. Poi il terribile attacco del camion-killer ai mercatini di Natale e della giovane si sono perse le tracce. Sul luogo della tragedia è stato rinvenuto il telefono cellulare. L’allarme è scattato quando la sulmonese non si è presentata sul posto di lavoro. Fabrizia vive a Berlino dal 2013 e lavora presso un’azienda di trasporti. La mamma e il fratello sono partiti immediatamente per la comparazione del dna. Alle 18 di ieri anche il padre Geatano Di Lorenzo, impiegato alle Poste di Sulmona, si è recato a Berlino. “Aspettiamo conferme ma non mi illudo”- ha detto ai microfoni dell’Ansa. In giornata è il vescovo della diocesi di Sulmona-Valva che invita a pregare per Fabrizia e la famiglia. Il pastore diocesano ha avuto modo di sentire telefonicamente Giovanna, la mamma di Fabrizia. “E’ un dolore troppo grande…sento che mi ha abbandonata. Era così contenta, felice di essere lì…è triste che una persona esce dal lavoro e non rientra più…”- Sono state le parole di Giovanna, interrotte dal pianto, durante la comunicazione telefonica con il Vescovo, che ha assicurato la vicinanza nella preghiera dell’intera diocesi.

Andrea D’Aurelio

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