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SULMONA – “Un vittimismo ridicolo”. Così la minoranza consiliare torna all’attacco dell’ex assessore regionale alle aree interne, Andrea Gerosolimo, che nei giorni scorsi aveva risposto ai quattro consiglieri comunali, di cui due ex alleati, sulla rete sociale di facebook dopo il comunicato della minoranza. “Sono uomo del fare e non del dire e spero che i diffusori di odio vadano oltre i comunicati offensivi e privi di qualsivoglia contenuto costruttivo, implorando la stessa penna improduttiva e inconcludente a scrivere anche qualche proposta per la città”- aveva risposto Gerosolimo ribadendo che “il Centro Abruzzo è stato bersaglio di finanziamenti e provvedimenti tali da non avere precedenti nella storia di questo territorio, tutto documentabile”. Un atteggiamento, quello dell’ex assessore che ancora una volta scrive di non aver alcuna intenzione di ricoprire ruoli o incarichi, che non è piaciuto ai consiglieri Fabio Pingue, Mauro Tirabassi, Maurizio Balassone e Francesco Perrotta. “Strano che un soggetto che continua a professarsi lontano dalla politica spenda ‘intere giornate’ a ricevere amministratori e cittadini – scrive l’opposizione – citando le riunioni in viale Del Commercio. “L’opera dei consiglieri contro i quali si scaglia Gerosolimo è ampiamente documentata dagli atti del consiglio comunale, dove, purtroppo, non c’è traccia alcuna del lavoro svolto da Gerosolimo negli anni in cui ha ricoperto il ruolo di consigliere comunale, né si ha memoria di un suo intervento in aula sui tanti problemi della Città (impegnato com’era ad occuparsi unicamente dello scioglimento anticipato dei consigli comunali). Prendiamo atto – tuonano i quattro– che si sottrae maldestramente e codardamente dai temi del confronto politico. Infatti, non dice nulla della congiura ordita con Di Masci per mandare a casa il sindaco, né delle cinque liste pronte, né dell’attivismo suo e dei suoi giannizzeri (alcuni dei quali sapientemente reclutati dalla schiera dei suoi storici nemici) per raccogliere consensi e clientele in vista delle elezioni comunali anticipate. Sa solo trincerarsi dietro un bieco e ridicolo vittimismo e lanciare accuse che gli si ritorcono inevitabilmente contro”. Un botta e risposta che continua ma che entusiasma, forse, solo gli addetti ai lavori.

Andrea D’Aurelio

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