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SULMONA – Via libera del governo gialloverde alla proroga per la legge del Bimillenario Ovidiano. La notizia, che Onda Tg aveva anticipato almeno due settimane fa, è circolata ieri ma solo oggi è arrivata l’ufficialità del completamento delle nomine del comitato, chieste la scorsa estate dalla Dmc Terre d’Amore e da alcuni amministratori del territorio, fra cui il consigliere comunale di Avanti Sulmona, Fabio Pingue. Sono partiti incontri e telefonate fino al vertice romano con il Sottosegretario Vacca. L’emendamento in questione (verrà discusso tra oggi e domani)in commissione bilancio alla camera dei deputati. “Tutto questo significa che abbiamo salvato dei fondi che erano ormai scaduti, i fondi destinati a Sulmona per la celebrazione della figura ovidiana”- interviene la senatrice pentastellata, Gabriella Di Girolamo, secondo la quale “la grande notizia è che il Comitato potrà finalmente iniziare a lavorare per celebrare i 2000 anni della morte del sommo poeta latino, dopo essersi arenato nella sua primordiale fase di costituzione, prevista entro 60 giorni dall’approvazione di una legge del dicembre del 2017. Una legge fatta e dimenticata nel cassetto ma che l’impegno assunto dalla nuova classe politica al comando ha saputo salvare”. La Di Girolamo non vuol sentir parlare di passi indietro contrariamente a quanto aveva affermato ieri la deputata Pd, Stefania Pezzopane, che aveva fatto notare di aver “presentato un emendamento identico a quello ora del governo nel decreto mille proroghe, ma purtroppo era stato prima accantonato e poi purtroppo bocciato”. Ma come spendere i 700 mila che entreranno, si spera a breve, nelle casse del Comune? Un’idea ce l’ha l’assessore comunale alla cultura, Alessandro Bencivenga, che rilancia il Parco Letterario di Ovidio sul modello di Anversa degli Abruzzi. “Sulmona potrebbe essere inserita nel circuito di questi parchi letterari che genera un movimento turistico non di poco conto”- sostiene Bencivenga che ci va però con i piedi di piombo. Per la serie non dire gatto se non ce l’hai nel sacco.

Andrea D’Aurelio

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