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SULMONA – Via libera del Ministero dei Beni e delle Attività culturali per la nomina dei componenti del comitato previsto dalla legge Pezzopane-Pelino sul Bimillenario. Lo ha comunicato il sottosegretario al Mibact, Gianluca Vacca, alla presenza della senatrice Gabriella Di Girolamo e dell’assessore comunale alla Cultura, Alessandro Bencivenga, nell’incontro che si è svolto oggi a Roma, nella sede del ministero. “Un ringraziamento va al sottosegretario Vacca per la celerità e la sensibilità mostrate – ha commentato Fabio Spinosa Pingue, presidente della Dmc Terre d’Amore – un plauso alla senatrice Di Girolamo che ha saputo organizzare l’incontro con sagacia e con estrema attenzione al territorio, impegnandosi ad un’eventuale proroga dei lavori del comitato”. Secondo Spinosa ha vinto il gioco di squadra e adesso bisogna lavorare sia alla proroga che alla progettazione e organizzazione degli eventi e delle iniziative per celebrare la figura del poeta Ovidio, un simbolo della città ma soprattutto della cultura internazionale. Non a caso proprio oggi Stefania Pezzopane, parlamentare Pd, ha annunciato di aver presentato un emendamento al decreto Mille Proroghe che prevede lo slittamento al 31 dicembre del 2019 della durata del comitato per le celebrazioni e dei termini per la rendicontazione degli eventi culturali previsti a Sulmona. “Ora il ‘governo del cambiamento in peggio’ e la sua maggioranza Lega-M5s non hanno più scuse: votino a favore dell’emendamento insieme all’opposizione – dichiara la parlamentare – permettano così il pieno dispiegarsi di una manifestazione così rilevante, anche a livello internazionale, a duemila anni dalla scomparsa del grande poeta latino. Del resto, nella scorsa legislatura, la legge per le celebrazioni del Bimillenario Ovidiano era stata approvata con un voto bipartisan. Chiediamo alla maggioranza gialloverde uno scatto, non per il bene del Pd, ma per Sulmona e il Paese intero”. Ma nell’incontro romano è venuto fuori anche l’ex Ministro Franceschini, durante il periodo dell’ordinaria amministrazione del governo Gentiloni, aveva dato l’ok alla formazione di altri comitati. E’ mancata la pressione politica? Non c’è stato il giusto interesse del territorio? Domande che è necessario porre mentre, inevitabilmente, si guarda al futuro.

Andrea D’Aurelio

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