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SULMONA – Dura condanna a sei anni di reclusione con decadenza, però, dell’aggravante dell’odio razziale. Lo ha deciso il Giudice per le udienze preliminari, Alessandra De Marco, che ha pronunciato questa mattina la sentenza di condanna nei confronti di. N.S, 45 enne senza tetto della Toscana, che partecipò al blitz effettuato al centro richiedenti asilo dell’ex Casa Santa dell’Annunziata. Il 45 enne si recò nella struttura assieme a un sulmonese e sferrò una coltellata sul costato a un giovane gambiano. Il medico legale Ildo Polidoro, sentito prima nel corso dell’incidente probatorio e poi nell’udienza preliminare, ha confermato che il colpo poteva uccidere. Da qui la condanna che è arrivata questa mattina. Il giudice però non ha riconosciuto l’aggravante dell’odio, almeno per il senzatetto, che quella sera del 12 giugno 2018 si sarebbe recato alla struttura, seguendo un 40 enne di Sulmona, S.D.L, per poi sferrare la coltellata. N.S. è stato quindi condannato in primo grado, con il rito abbreviato, e al momento resta in carcere mentre il 40 enne di Sulmona sarà processato ad ottobre davanti al collegio del Tribunale di Sulmona. Per lui resta in piedi l’aggravante dell’odio razziale, almeno come accusa.

Andrea D’Aurelio

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