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SULMONA – L’orsa Peppina arriva a Case Pente e “riaccende” la lotta contro centrale e metanodotto Snam. L’incursione si è verificata nei giorni scorsi ai danni di alcuni allevatori della zona e, stando a quanto si è appresa, il plantigrado avrebbe divorato ovini, caprini e animali da cortile. Tanto è bastato a Wwf e Legambiente per ribadire il no alla realizzazione del gasdotto. “Se mai ce ne fosse stato bisogno, la segnalazione della presenza dell’Orso a Case Pente non fa che confermare l’importanza dell’area come corridoio di espansione di questa specie, la cui sopravvivenza è legata proprio alla possibilità di aumentare il proprio areale al di fuori della core area, la zona cioè dove la presenza è accertata e confermata da tempo, come quella del Parco Nazionale d’Abruzzo Lazio e Molise e dintorni”- intervengono gli ambientalisti in una nota congiunta per poi aggiungere: “la conservazione dell’Orso è una priorità assoluta per la Regione Abruzzo, ma anche per il Ministero dell’Ambiente e per l’Europa”. “È quanto mai opportuno”- concludono- “anche alla luce della presenza dell’orso, ora pienamente confermata, che il Ministero dell’Ambiente faccia sentire la propria voce e che anche la Regione Abruzzo prenda una posizione chiara in difesa del territorio e dei veri interessi degli abruzzesi. Il governo nazionale e quello regionale si muovano, e con urgenza, sia rispetto all’iter del ricorso sia in vista della conferenza di servizi, in modo da scongiurare la realizzazione di questo progetto, enormemente dannoso dal punto di vista della tutela della fauna e certamente non solo per questo.
Andrea D’Aurelio

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