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SULMONA – Allarme bomba all’ospedale di Sulmona ma è innocua. Sono stati gli artificieri dell’Esercito, alle 7.35 di questa mattina, a risolvere il caso dell’ordigno trovato all’interno della borsa di una donna slovacca, S.I. di 45 anni, che ieri è stata presa in carico al pronto soccorso del locale nosocomio. Per tutta la notte sono state attivate le misure di sicurezza previste nel protocollo. Solo in mattinata la situazione è rientrata nella normalità dopo diverse ore di verifiche e interventi sul posto. Ma andiamo con ordine. Tutto comincia alle 22.30 di ieri sera quando la donna straniera, senza fissa dimora, ha dato in escandescenza in piazza Plebiscito a Sulmona. E’ stato il vicinato a contattare le forze dell’ordine. Sul posto è arrivata anche un’ambulanza del 118 ma alla vista dei sanitari la donna si è data alla fuga per le strade limitrofe del quartiere. Rintracciata dagli operatori del 118 è stata quindi presa in carico e trasportata presso il pronto soccorso. Ma stando alle prime informazioni sembrerebbe che abbia opposto resistenza anche ai Carabinieri che erano stato allertati. Entrata nel nosocomio comincia la notte di verifiche e preoccupazioni. Dopo una prima perquisizione personale nella borsa della donna viene rinvenuto un ordigno, probabilmente un residuo bellico. Alle due arrivano gli artificieri di Chieti, chiamati in causa dalle forze dell’ordine. Viene perlustrato l’intero ospedale ma dopo vari tentativi gli artificieri decidono di sospendere le operazioni e chiamare l’esercito a dare manforte. Il nosocomio è una zona sensibile e nulla poteva essere lasciato al caso. L’orologio segna le 4,30. La donna nel frattempo era stata dimessa dal pronto soccorso, visto che le condizioni di salute erano migliorate, ma trattenuta dalle forze dell’ordine. Durante il primo colloquio con Polizia e Carabinieri avrebbe confessato di non ricordare nulla di quanto accaduto. La zona dell’ospedale resta presidiata per tutta la notte fino alle 7.35 quando gli artificieri dell’esercito intervengono sul posto per rassicurare quanti si sono mobilitati. La bomba è innocua. Viene quindi smontata senza la necessità di essere fatta brillare. Si torna nella normalità mentre la donna è stata sottoposta a ulteriori accertamenti. Per lei è scattato prima l’arresto, eseguito dai Carabinieri, per detenzione di armi militari non autorizzata e poi la remissione in libertà, su ordine del magistrato di turno, in attesa dell’udienza di convalida.

Andrea D’Aurelio

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