INTRODACQUA – Era andato in campagna solo per bruciare alcune sterpaglie ma alla fine le fiamme, che sembravano del tutto spente, si erano propagate nei terreni attigui a causa delle forti folate di vento fino a innescare un incendio. La disavventura è capitata a un 61 enne di Introdacqua, V.D.B, che ora dovrà affrontare il processo proprio per aver provocato quel rogo, il 15 giugno 2018, su alcuni terreni ricadenti lungo il territorio comunale. Incredibile ma vero. Tutto è partito dalla segnalazione del “malcapitato” al centralino del 115. All’arrivo sul posto dei Carabinieri Forestali erano presenti due squadre dei Vigili del Fuoco che operavano per lo spegnimento di zone coperte da prateria e di vegetazione arbustiva. Dai rilievi effettuati nell’immediatezza, i Carabinieri Forestali di Sulmona hanno verificato che l’incendio aveva avuto origine nel fondo di proprietà del 61 enne. L’uomo, infatti, voleva bruciare delle sterpaglie ma il forte vento ha alimentato il fuoco tanto che le fiamme hanno raggiunto i campi vicini e si è visto costretto a chiamare i Vigili del Fuoco. L’introdacquese aveva spiegato ai militari di aver governato il fuoco fino a quando le fiamme risultavano spente. Ma era solo apparenza. Perchè è stato il vento a riaccendere il fuoco e a far precipitare la situazione. Lo stesso 61 enne ha allertato immediatamente i Vigili del Fuoco. Ma non è bastato per evitare il processo. Il Gup del Tribunale di Sulmona, Daniele Sodani, ieri mattina lo ha rinviato a giudizio , fissando la prima udienza dibattimentale per il prossimo 27 febbraio. Davanti al giudice l’uomo cercare di difendersi, assistito in giudizio dall’avvocato del foro di Sulmona, Giuseppe Giammarco. Indubbiamente si tratta di una vicenda sui generis anche se la magistratura non ha voluto lasciare nulla al caso.
Andrea D’Aurelio