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SULMONA – Un bus è andato in panne all’inizio e alla fine della settimana mentre nei giorni scorsi la carenza di personale ha preso il sopravvento. L’estate nera per i trasporti urbani diventa sempre più calda. Nel corso dell’ultima settimana sono saltate 26 corse di linea, di cui le ultime otto proprio questa mattina. Il preavviso gli utenti lo hanno avuto sul sito istituzionale del comune di Sulmona, nella sezione home page, ma chi non è assiduo frequentatore ha fatto l’amara scoperta nelle fermate dei bus. E anche l’ultima settimana, quella che ha introdotto il nuovo orario, è da cancellare. Il primo guasto si è verificato martedì scorso tant’è che il giorno successivo, mercoledì 3 luglio, sono saltate ben nove corse di linea. Altre otto corse sono state soppresse il 4 luglio per “grave carenza di personale con solo cinque autisti disponibili su un totale di tredici” hanno fatto sapere da Palazzo San Francesco prima di provvedere alla cancellazione di altre nove corse per la giornata di oggi, a causa di “avarie improvvise su autobus del servizio urbano” riscontrate alle 12.30 di ieri. Insomma portare avanti il servizio non è affatto facile perché il parco mezzi è ormai obsoleto. La riorganizzazione debutta nel bel mezzo dei disagi anche se, l’obiettivo finale, resta quello l’esternalizzazione. Le modifiche alle corse degli autobus riguardano quelle domenicali e festive, alcune serali a bassa fruizione sia della linea A che della C, la riduzione dei tempi di percorrenza della linea C, l’eliminazione del tragitto da e per il carcere, la prosecuzione della linea C1 da viale Togliatti verso l’Ospedale. Restano invariate le corse scolastiche e al servizio dei pendolari. Per il vice sindaco Luigi Biagi “si tratta di scelte necessarie, nell’ottica della riorganizzazione del servizio, a causa soprattutto della carenza di personale, che deve sopperire a turni di straordinario per garantire le corse indispensabili”. E si guarda avanti con i problemi quotidiani che continuano però a non dar pace a utenti e amministratori di Palazzo.

Andrea D’Aurelio

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