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SULMONA – “Entro giugno incontrerò il Ministro di Giustizia, Andrea Orlando, per scongiurare definitivamente la chiusura del Tribunale di Sulmona. Credo che ce la possiamo fare, seguendo la strada del riconoscimento di Tribunale di montagna”. L’incontro con il Ministro Guardasigilli, già in calendario, è stato annunciato da Bruno Di Masci nel corso della riunione indetta dal Consiglio dell’Ordine forense di Sulmona, chiamando a raccolta i candidati sindaci sul grave problema della chiusura del Tribunale già prevista per settembre 2018. “Il ministro Orlando è disponibile a salvare due o tre tribunali insediati in aree montane, con particolari difficoltà e disagi dovuti ai collegamenti viari e alle distanze chilometriche per la particolare orografia territoriale. Dobbiamo fare in modo che Sulmona sia inserito tra questi, abbiamo tutte le carte in regola”, spiega Di Masci. E’ partita ancora aperta anche per il candidato sindaco di Forza Italia Elisabetta Bianchi che nel passato è scesa in prima linea per la difesa del Palazzo di Giustizia con lo sciopero della fame. “Non lascerò che il tribunale di Sulmona chiuda” incalza “ho avuto la costanza di avere contatti con il Ministero e il sottosegretario Ferri ha un interesse a riaprire il dialogo interrotto subito dopo il voto sulla proroga. L’ho detto anche al presidente Berlusconi, se il legislatore ha intenzione di chiudere e di dismettere lo Stato in città di dimensioni simili a quelle di Sulmona, Sulmona sarà l’ultima città a chiudere”. Per il candidato sindaco Annamaria Casini “Sulmona ha tutti gli indicatori orografici e logistici perché il Tribunale venga mantenuto”. “Non ci possiamo permettere di negoziare le nostre posizioni con nessuno. Dobbiamo fare una battaglia accanto all’ordine e insieme a tutti i sindaci del territorio”. Secondo il candidato sindaco di Sel Domenico Capaldo la “battaglia deve essere considerata non in modo isolato ma come una giusta rivendicazione del territorio. I Cittadini di Sulmona e del territorio debbono alzare la testa, autodeterminarsi rispetto al loro futuro, arrivando a determinare una nuova consapevolezza”. “Non ci vuole una persona forte che vada sui tavoli dei grandi politici, ma bisogna aprire un dialogo con Avezzano, cercando contemporaneamente di riuscire a mantenere la questione del Tribunale aperta”. Questa la posizione del candidato sindaco di Sbic Alessandro Lucci. “L’amministrazione dovrà indicare dei tavoli di lavoro con gli avvocati”. Per Alberto Di Giandomenico è fondamentale individuare la strada da percorrere insieme all’Ordine Forense. “E’ inutile”- afferma- “affidarsi ai politici che finora non hanno portato a casa alcun risultato”.

Andrea D’Aurelio

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