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PESCASSEROLI – Dalla necroscopia arrivano conferme. L’orso morto nel Parco Nazionale d’Abruzzo Lazio e Molise, nei pressi di Pescasseroli, è deceduto a seguito delle ferite riportate dopo un combattimento con gli altri plantigradi. Non ci sarebbero terze responsabilità. L’autopsia ha consentito di comprovare che le ferite riscontate sull’animale sono state determinate da un combattimento con altri orsi, così come era stato ipotizzato dal veterinario del Parco, e di escludere qualsiasi causa di origine antropica nella morte dell’animale, che è deceduto a causa delle lesioni riportate a seguito di un impatto violento, determinato da una caduta, probabilmente avvenuta nelle fasi del combattimento. “La morte di un orso determina sempre preoccupazione e allarme per il Parco – afferma il Presidente Antonio Carrara – ma il fatto che non ci siano cause originate direttamente o indirettamente dall’azione dell’uomo è sicuramente un fatto positivo. Uno degli obiettivi del Piano di azione per la tutela dell’orso marsicano è esattamente la riduzione delle cause di morte illegali per consentire alla popolazione di orso marsicano di conservarsi e crescere, occupando nuovi territori. Voglio ringraziare il dott. Rosario Fico, e con lui lo Staff dell’IZS Lazio e Toscana, per la tempestiva e costante collaborazione nell’accertamento delle cause di morte.”

Andrea D’Aurelio

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