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SULMONA – “Costituire una commissione composta da membri dell’amministrazione penitenziaria e da rappresentanti sindacali regionali che si rechi presso tutti gli Istituti e valuti scrupolosamente, posto per posto, le esigenze di servizio reali, affinche’ si possa infine istituire un tavolo tecnico regionale ove discutere e confrontarsi sui risultati”. E’ quanto chiede la Uil Pa Polizia Penitenziaria Abruzzo che torna a lanciare l’allarme sull’organico delle carceri abruzzesi e anche sull’istituto di pena di Sulmona. “Le aggressioni alla Polizia Penitenziaria negli Istituti di Pescara e Sulmona, ultime di una lunga serie, la carenza di personale dovuta alla mancata attuazione del turn-over, l’elevata anzianita’ di servizio e la conseguente eta’ anagrafica avanzata del personale, l’automazione di porte e cancelli inefficienti e i mezzi di trasporto fatiscenti sono solo la punta dell’iceberg dello stato di degrado, al limite del collasso, in cui versano le carceri Abruzzesi”- intervengono dal sindacato che denuncia l’ulteriore taglio dell’organico nelle carceri abruzzesi, già annunciato dal Provveditore interregionale di Abruzzo-Lazio-Molise. Secondo il sindacato “non va sottovalutato il particolare regime di sorveglianza della maggior parte degli Istituti”. Alla Casa Reclusione di Sulmona, a pieno regime, ospitera’ circa 700 detenuti AS1 e AS3 (quei detenuti appartenenti alle ‘mafie’ al limite del 41bis o provenienti dal 41bis). La UILPA Polizia Penitenziaria Abruzzo ritiene necessario prendere atto delle reali esigenze degli istituti di pena, degli organici locali, degli effettivi posti di servizio per la sicurezza, occorre una rivisitazione delle piante organiche seria.

Andrea D’Aurelio

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