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SULMONA – Hanno scioperato per otto ore i lavoratori e le lavoratrici della Magneti Marelli di Sulmona sul piede di guerra per le condizioni e i carichi di lavoro. Alta l’adesione allo sciopero della Cgil, pari al 90%. L’introduzione dei 18 turni senza aumento di personale e per di più in presenza dei contratti di solidarietà, è stata la goccia che ha fatto traboccare il vaso. “La nuova turnazione concepita senza variazione nel numero delle squadre, di fatto finalizzata esclusivamente ad un recupero di efficienza e non a un reale aumento dei volumi produttivi”- fa notare la Fiom Cgil e la Rsa Fiom- ha determinato un eccesso di carico di lavoro individuale, una cattiva gestione dei riposi e ha oltretutto peggiorato la qualità delle lavorazioni”. Quello che chiedono, ora, i lavoratori, sono “condizioni migliori e diverse con la direzione aziendale e in assenza di trattativa veniva dato il mandato di avviare un percorso di lotta”. “Su mandato dei lavoratori e con l’intento di salvaguardare il futuro dello stabilimento, la Fiom Cgil”- aggiungono dal sindacato- “ribadisce la propria disponibilità ad un confronto costruttivo con l’azienda per migliorare le condizioni di lavoro e per concordare un percorso di efficientamento, anche attraverso una nuova turnazione, ma senza creare danno ai lavoratori”.

A.D.A.

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