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PETTORANO SUL GIZIO – Il presidente dell’Ambito territoriale di caccia di Sulmona, Marco Del Castello, ha fermamente condannato l’atto intimidatorio registrato nei giorni scorsi all’interno della Riserva naturale del Genzana e Alto Gizio dove i cartelli raffiguranti la presenza dell’orso sono stati danneggiati da numerosi colpi di fucile. “Si tratta di un gesto che il mondo venatorio condanna senza se e senza ma – ha sottolineato il presidente dell’Atc di Sulmona, Marco Del Castello – è evidente che ci troviamo davanti alla provocazione di qualche sconsiderato che, sebbene da condannare sotto ogni profilo, non può e non dev’essere sottovalutata. Per questo occorre tutelare con il massimo sforzo l’orso ma anche proseguire con fermezza nell’attuazione di decisioni ed azioni concrete, che vadano sempre più a coinvolgere il territorio e le associazioni nelle politiche di tutela e salvaguardia della fauna protetta Quello che oggi ci troviamo a dover constatare è un gesto lontano anni luce dalle attività e dai progetti che stiamo portando avanti, e, che vedono i cacciatori protagonisti anche in chiave di protezione faunistica e ambientale”. Del Castello ha ricordato che nei mesi scorsi, l’Atc di Sulmona ha disposto “la chiusura totale della caccia nell’area del comune di Pettorano sul Gizio, all’esterno della Riserva Naturale Regionale, dopo che l’area era stata scelta dall’orsa Peppina e dai suoi tre cuccioli per l’alimentazione e lo svernamento. E’ stata una decisione di responsabilità adottata in maniera convinta nell’ambito di un percorso più ampio di collaborazione che da qualche anno è stato avviato con tutti gli organismi più importanti di gestione delle aree protette della nostra Regione”. L’Atc di Sulmona, ha poi ricordato Marco Del Castello, ha reso operativa e gratuita per tutti l’app “X Caccia”. “Uno strumento che contiene tanti servizi non solo per i cacciatori ma anche per il cittadino e per chiunque frequenti le nostre montagne. Costituisce garanzia per una maggiore sicurezza, più tecnologia per tutti nella consapevolezza che la convivenza con la fauna protetta non dev’essere combattuta ma tutelata anche attraverso una perfetta informazione ed educazione. Su questa strada bisogna continuare a lavorare e i cacciatori sono pronti a fornire un fattivo contributo di collaborazione”. (Red)

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