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SULMONA – “Il Tribunale ha ristabilito la vera democrazia perché facebook non aveva nessun diritto di oscurare le pagine”. Questo il commento del coordinatore sulmonese del movimento, Giovanni Bartolomucci, dopo la sentenza del Tribunale civile di Roma che ha accolto il ricorso di Casapound e ha ordinato all’azienda di Menlo Park “l’immediata riattivazione” delle pagine del movimento di estrema destra e del segretario romano Davide di Stefano, condannando il social network anche al pagamento di 15mila euro di spese legali e a 800 euro di penale per ogni giorno di ritardo nell’esecuzione del provvedimento. Un successo che porta anche la firma dell’avvocato sulmonese Guido Colaiacovo, insieme al collega Augusto Sinagra e a Davide Di Stefano, amministratore della pagina Facebook del movimento politico. A sostegno delle ragioni del movimento i legali che hanno assistito CasaPound hanno posto in evidenza il fatto che l’oscuramento deciso dagli amministratori di Facebook non riguarda un singolo utente ma la pagina di comunicazione di un movimento al quale aderiscono circa 270mila utenti. Il giudice, con questa motivazione, ha dato ragione agli avvocati di CasaPound, sempre però nel pieno rispetto delle regole contrattuali di Facebook. Soddisfazione arriva da Bartolomucci che parla di “democrazia ripristinata”.

Andrea D’Aurelio

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