SULMONA – E’ arrivata poco prima delle 21 la sentenza del giudice Giovanna Bilò che condanna i vertici della Di Nino Trasporti per il reato di estorsione e manomissione. Per gli altri otto capi d’imputazione è stata pronunciata la sentenza di assoluzione. Tre anni e nove mesi e 1100 euro di multa per Piero Di Nino. La condanna è per estorsione (art 629 codice penale) e manomissione del cronotacrifrago (strumento che registra i tempi di guida e di riposo sul mezzo) Nove mesi di reclusione per il fratello Stefano oltre al pagamento delle spese processuali per il reato di manomissione del cronotacrifago. Assolto Piero Di Nino per voto di scambio perchè il fatto non sussiste. Condanne sono arrivate anche per Angelone Campellone (sei mesi reclusione), Marco Amiconi (sei mesi di reclusione), Angelo Santilli (6 mesi di reclusione) e Ottavio Fernando Pisegna (6 mesi di reclusione) in merito ai reati di rimozione od omissione dolosa di cautele contro infortuni sul lavoro. Assolti per non aver commesso il fatto dal reato di estorsione gli altri dipendenti Marco Caldarozzi, Attilio D’Andrea, Natalino Liberatore. Assolti, poi, dal reato di truffa perché il fatto non sussiste Piero e Stefano Di Nino e Attilio D’Andrea. I due fratelli Di Nino sono stati, infine, condannati al risarcimento dei danni patrimoniali e non (da quantificare in sede civile) in favore di Yakoubi Salah e Dario Iacobucci, ai quali dovranno anche risarcire le spese giudiziarie liquidate in 3mila euro ciascuno. Le motivazioni della sentenza saranno depositate fra 90 giorni. L’inchiesta era partita ad aprile del 2014, in seguito a una denuncia presentata da alcuni autisti, che erano stati licenziati, a loro dire, ingiustamente. I nove imputati hanno già subito un processo e erano stati prima prosciolti dal Gup con formula piena e con sentenza di non luogo a procedere, ma dopo il ricorso in Cassazione da parte della Procura della Repubblica di Sulmona, la vicenda è tornata davanti in Tribunale. Oggi si chiude il primo grado di giudizio con la sentenza del giudice Bilò.
Andrea D’Aurelio
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