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CASTEL DI SANGRO – “E’ un riconoscimento ad un percorso e non è un riconoscimento personale. E’ stato un progetto considerato modello importante e vincente per un territorio. Stare insieme a tanti amici con i quali abbiamo condiviso questo percorso credo che sia la testimonianza più bella che declina gli aspetti più belli dei sentimenti degli uomini”. Con queste parole il Presidente della Figc, Gabriele Gravina, ha ritirato la benemerenza consegnata oggi dal comune di Castel Di Sangro al “suo” Presidente. Gabrina diventa cittadino onorario di quel paese che ha amato. Di quella terra dove ha messo il seme, ha investito e alla fine ha vinto. Una cerimonia elegante proprio come il numero uno del calcio italiano che non ha perso la sua signorilità e la sua umiltà. Prima un video per ripercorrere quei momenti gloriosi del miracolo calcistico che portarono il Castel Di Sangro a disputare la serie b. Poi gli applausi a scena aperta quando Gravina è salito sul palco del Cinema Italia. Il pubblico si alza in piedi. Dopo l’esibizione del tenore abruzzese, Piero Mazzocchetti, hanno preso la parola i diversi relatori fra cui il ct della Nazionale, Roberto Mancini. “Credo che abbia l’esperienza necessaria per fare le cose bene”- ha esordito Mancini rivolgendosi proprio a Gravina. Il sogno del Presidente Figc resta quella di far ripartire il calcio italiano dai vivai. “Lo possiamo fare attraverso una serie di progetti che agevolano comunque l’idea e l’importanza dei giovani che non possono essere mai considerati dei costi ma sono degli investimenti”- chiosa Gravina. A consegnare la benemerenza al Presidente della Figc è stato il sindaco di Castel Di Sangro, Angelo Caruso.

Andrea D’Aurelio

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