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SULMONA – Vanno avanti le indagini dei Carabinieri Forestali di Sulmona che giovedì scorso hanno effettuato il blitz nel maneggio in località Marane di proprietà dell’ex sindaco di Sulmona, Fabio Federico, gestito da un allevatore della zona. Nella struttura sono state rinvenute due carcasse di cavalli e i Forestali vogliono ora risalire ai possessori o ai proprietari degli esemplari seppelliti sotto terra. Sette persone, tutte assidue frequentatrici del maneggio nel corso degli anni o comunque che conoscono l’ambiente, dovranno presentarsi nei prossimi giorni nella caserma di via Salvemini per rispondere alle domande dei Forestali che stanno raccogliendo indizi e testimonianze per fare piena luce sul caso. L’inchiesta è scattata da una denuncia presentata alcuni mesi fa. Nell’esposto si faceva riferimento a una decina di carcasse seppellite nel maneggio senza autorizzazione. Ma all’esito dell’ispezione dei Forestali sono state rinvenute due carcasse di cavalli, di cui una seppellita con il drappo del Sestiere di Porta Japasseri e l’altra munita di microchip. Nel primo caso, stando al cumulo di ossa rinvenuto due metri sotto terra, la morte risale almeno a nove anni fa mentre per l’altro cavallo il decesso è più recente. L’area dove sono avvenuti gli scavi è stata posta sotto sequestro su disposizione della Procura della Repubblica di Sulmona chiamata a far luce sul caso. Le operazioni sono state sospese, come da accordo con la magistratura. Il gestore del maneggio, M.D.G, è stato denunciato per smaltimento di rifiuti speciali. Lo stesso ha escluso a Onda Tg che i seppellimenti siano avvenuti senza autorizzazione come del resto la proprietà si è detta estranea ai fatti. “Io ho dato in gestione la struttura da diverso tempo. Quindi sono completamente all’oscuro dei fatti” – aveva precisato l’ex sindaco Fabio Federico. Anche l’associazione Giostra Cavalleresca ha respinto illazioni e strumentalizzazioni, tenendo a sottolineare di “non essere mai stata proprietaria di cavalli, men che mai di cavalli partecipanti alla Giostra Cavalleresca di Sulmona e alla Giostra d’Europa. Così come Borghi e Sestieri non hanno mai avuto cavalli di loro proprietà”. Toccherà ora ai Forestali raccogliere quanti più indizi possibili per accertare eventuali responsabilità e informare la Procura che ha aperto l’inchiesta sul caso.

Andrea D’Aurelio

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