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SULMONA – Non possono accedere alla riabilitazione pur avendo bisogno delle cure. E’ quanto accaduto a tre pazienti che hanno bussato alle porte di un Centro Psichiatrico che ha sede in Valle Peligna. La struttura sanitaria ha già firmato una convenzione con la Asl Avezzano-Sulmona-L’Aquila e ha ottenuto l’autorizzazione dall’unità di valutazione multidimensionale. Nonostante sia tutto in regola i tre pazienti sono ancora in attesa di accedere alle cure riabilitative, tenendo conto che l’autorizzazione rilasciata si estende per un periodo di trenta giorni. Vuole andare fino in fondo sulla vicenda il Tribunale per i diritti del Malato. “Abbiamo preso in carico uno dei pazienti”- interviene la responsabile dell’area legale Catia Puglielli- “vorremmo capire quali sono i problemi che sono subentrati all’interno della struttura e per far luce sull’episodio coinvolgeremo anche la Asl”. Per il Tdm, al di là degli intoppi che si possono verificati, le cure ai pazienti non possono essere negate. La sanità peligna cade dunque sulla riabilitazione a giudicare dagli ultimi casi che si sono registrati. E’ di qualche giorno fa la notizia di un paziente affetto da una patologia infettiva che non ha trovato posto in nessuna struttura sanitaria del territorio e dopo la denuncia del Tdm e di Onda Tg è stato preso in carico dalla clinica San Raffaele. Se la partita si è sempre giocata sul fronte della classificazione dei presidi ospedalieri, anche la medicina extra ospedaliera merita la giusta attenzione.

Andrea D’Aurelio

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