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SULMONA – La tristezza e il dispiace di lasciare quella struttura dopo tre anni. Se ne sono andati senza il sorriso i 24 richiedenti asilo che erano ospiti della struttura della Asp numero due della provincia dell’Aquila in corso Ovidio. Tutti dirottati verso Avezzano, Alfedena, Civita D’Antino e Roccacinquemiglia. Gli addetti ai lavori già cominciano a sentire la mancanza del trambusto, del chiacchiericcio per le scale e di tanti altri particolari perché in fondo, nonostante i detrattori, la città si era abituata alla loro presenza. “Ma non c’erano più le condizioni”- ricorda il Presidente dell’ex Casa Santa Armando Valeri che ha fatto eseguire una perizia che, a sua volta, ha attestato che “le verifiche di sicurezza non risultano soddisfatte poiché il coefficiente di sicurezza è inferiore all’unità per ciascun caso analizzato”. Nel giro di tre giorni, su disposizione della Prefettura, i richiedenti asilo sono stati trasferiti. Ora scatta la fase due perché si dovrà capire e stabilire come riempire quei locali di proprietà della Casa Santa. “Gli immobilI verranno utilizzati per il sociale perché eroghiamo servizi alla persona”- precisa Valeri che già ci sta mettendo in moto per vagliare nuovi progetti a beneficio delle categorie più deboli.

Andrea D’Aurelio

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